08 agosto 2023

CULTURA: L’ossessione della destra italiana per ‘Il Signore degli Anelli’

   



Che la nuova destra al potere mostri ciclicamente la presenza di esternazioni di chiara origine neofascista evidenzia come il cancro del ventennio non sia mai stato estirpato fino in fondo durante gli accadimenti politici e sociali della nostra Repubblica e di come le sue indegne massime si siano trascinate nei decenni successivi alla nascita della stessa, carsicamente emergenti nei momenti più disparati della nostra storia recente.


Le affermazioni a favore di coloro che, per la strage di Bologna, sono già stati condannati ed hanno trascorso molti anni in carcere per questo feroce delitto, rappresentano una evidenza lapalissiana di come molti camerati facciano ancora fatica ad ingoiare la verità sul loro terrorismo neofascista e sulle stesse loro responsabilità, soprattutto se i falsi dubbiosi sono essi stessi appartenuti a quella frangia antistato ( e condannati come De Angelis) mentre oggi, nelle vesti di politici, si sarebbero riciclati a valori, cosidetti conservatori. 

Interessante, allora, a corollario di tale constatazione, predere in considerazione un risvolto curioso (che curioso non è) che molti non conoscono o guardano con una certa perplessità: l'ossessione della destra italiana verso la saga del Signore degli Anelli e per la figura di J.R.Tolkien, lo scrittore inglese autore di questa splendida narrazione fantasy. La lettura fuorviante e mistificante che la destra neofascista e almirantiana fece, negli anni settanta, di questo testo  la dice lunga, ancora oggi, del fatto che la Presidente del consiglio voglia dedicare a Tolkien la grande mostra italiana della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (un’imposizione esplicita della presidenza del consiglio e del ministero di Gennaro Sangiuliano). Evidentemente i rigurgiti neofascisti, mai veramente sopiti, emergono inconsciamente dal loro luogo di comoda stasi per mostrare, anche e soprattutto nella cultura, quella visione, mai veramente affrontata in Italia, delle origini più nere di molta politica del nuovo corso italiano. A seguire l'articolo ci mostra e ci spiega che cosa abbia rappresentato veramente per i neofascisti italiani l'aver preso ad esempio il testo di Tolkien.

G.G.


L’ossessione della destra italiana per ‘Il Signore degli Anelli’

di Antonio Pellegrino da Rolling Stones

Aragorn e Almirante. Il Fosso di Helm e il ridotto della Valtellina. Parallelismi astrusi che riassumono il pantheon della destra italiana e la sua ossessione per Il Signore degli AnelliLa fascinazione dei camerati per l’opera epica di J.R.R. Tolkien è risaputa e viene da lontano, precisamente dal 1970 quando la trilogia viene pubblicata integralmente, per la prima volta in Italia, dalla casa editrice di destra Rusconi (l’introduzione è affidata all’autore tradizionalista Elémire Zolla). Nasce così un innamoramento che dura da cinquant’anni, anche se il termine migliore è fissazione: il medieval-fantasy di Tolkien apre la strada a una retorica che in poco tempo conquista l’immaginario dei giovani neofascisti del Movimento sociale italiano, fatto di radici celtiche, identificazione dell’Europa con la Terra di mezzo e il mito del cavaliere sangue e suolo...

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PER APPROFONDIRE:

 A chi appartiene J. R. R. Tolkien. La signora degli anelli e la politica in cerca di fantasia 

di Edoardo Rialti, traduttore delle opere di J. R. R. Tolkien e G. R. R. Martin per Bompiani e Mondadori da il Foglio Quotidiano

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