22 novembre 2023

SANITA' & SALUTE: “Verba volant (ma ce le ricordiamo), scripta manent” di Valter Chiappini

 

In questi giorni ancora una volta sono salite le polemiche sanitarie. Il nuovo piano della sanità ligure offre il fianco a molte perplessità, la prima delle quali è l'evidente lavorio da parte della giunta Toti di gettare le basi per una sanità sempre più privata.


In questo contesto rientra la diatriba sul San Bartolomeo, dove i giochi sulle sue funzioni e sulla reale valenza del nostro nosocomio si sprecano tra illazioni e bugie che emergono tra gli amministratori, sia regionali che locali. In quest'ottica, pochi giorni fa, la sindaca Ponzanelli e la consigliera regionale della lista Toti , Daniela Menini si sono arrampicate sugli specchi semantici e sulle colpe a "quelli di prima" (troverete l'articolo alla fine del post) per tentare di coprire la poca importanza che il nostro ospedale riveste, ora più che mai, nel piano generale sanitario regionale, alla luce del futuro Felettino (sigh!) e della sanità privata sempre più presente anche qui da noi in Val di Magra. Dunque, per chiarire al meglio le cose troverete a seguire il commento completo di Valter Chiappini sulle parole della sindaca Ponzanelli che ben definiscono quanto sta accadendo. 


Verba volant (ma ce le ricordiamo), scripta manent”

 di Valter Chiappini


Ma con che faccia la Sindaco Ponzanelli pretende di farci credere che il Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2023 – 2025 non disponga un depotenziamento del San Bartolomeo dicendo che “ospedale di elezione ed ospedale di base” sono la stessa cosa?

Se così fosse ci chiarisce, la Sindaco, come mai il PSSR individua nelle altre ASL almeno un ospedale per prestazioni in elezione (interventi chirurgici di media e bassa complessità), mentre nella nostra nessuno?

Più precisamente:  nella ASL 1 l’ospedale di Imperia è “Ospedale di base e riferimento aziendale per l’attività elettiva”, nella ASL 2 l’ospedale di Albenga è “Ospedale integrato con il presidio di Santa Corona ed orientato esclusivamente per l’attività di elezione”, nella ASL 3 l’ospedale Padre Micone è “Ospedale integrato con il presidio di San Carlo di Voltri ed orientato esclusivamente per l’attività di elezione, nella ASL 4 l’ospedale di Rapallo è “Ospedale integrato con il presidio di Lavagna ed orientato esclusivamente per l’attività di elezione”, mentre nella ASL 5 è “Ospedale di base distrettuale” senza che vengano minimamente citate le attività di elezione.

E’ evidente che le attività di elezione siano aggiuntive a ciò che sarebbe previsto in un semplice “ospedale di base” e che al San Bartolomeo non siano previste.

Eppure lo stesso direttore di Alisa, per chiarire i dubbi sulla mancata attribuzione della funzioni di elezione a Giugno in Conferenza dei Sindaci, ha ben precisato che “non può definirsi di elezione, perché non in possesso di tutti gli standard per la qualifica” (eppure fino ad oggi le ha sempre egregiamente fornite). 

Cosa pretende di chiarire se già non sa, o nasconde, tutto questo?

Cosa pretende di chiarire quando i protocolli sanitari prevedono per gli “ospedali di base” la sola presenza dei reparti di Medicina di base, Chirurgia generale, Ortopedia, Pronto soccorso e servizi di Radiologia e Laboratorio Analisi con reperibilità?

Basta fare un confronto coi reparti che ci sono attualmente, pur con i tagli che già sono stati fatti in questi ultimi tre anni per sapere che, sempre secondo il PSSR, non ci sarebbero Pneumologia, Urologia, Oculistica, Infettivi, Geriatria, Cardiologia, Chirurgia vascolare, senologica e tiroidea, solo per citare solo i reparti e le specialità presenti.

E mente pure sui “depotenziamenti colpa di altri”. 

Sul trasferimento di Ostetricia, di cui continua ad incolpare le precedenti amministrazioni, non dice che in 8 anni di regione di Toti non è mai stata neppure proposta la sua riapertura ed anzi hanno chiuso e propongono la chiusura di altri reparti di ostetricia in regione.

Dobbiamo ricordarle che nonostante le sue garanzie durante la grande manifestazione del 2021, tirata per i capelli mentre negava che fossero stati tagliati reparti con la giustificazione del Covid,  non sono stati più riaperti i reparti di Ortopedia, con l’ambulatorio e la sala gessi che serviva pure il Pronto Soccorso, e di Rianimazione, il servizio di Endoscopia digestiva ed il Day Hospital di Oncologia?

Per non parlare della sua maggioranza in Consiglio comunale che ha copiato l’ordine del giorno della minoranza  nel Novembre 2022, ripetendo la stessa cosa nel mese scorso, riconoscendone le istanze  e facendole proprie nel chiedere la riapertura dei servizi presenti prima del Covid ammettendo loro stessi i pesanti tagli effettuati.

Ebbene: niente è stato fatto se non sancire nel PSSR quella che, sulla carta, rimane una pesantissima destrutturazione dell’ ospedale sarzanese.

“Verba volant (ma ce le ricordiamo), scripta manent” qualcuno lo dica alla Sindaco, che ciò che oggi arriva di nuovo al San Bartolomeo e solo ciò che, in attesa del nuovo Felettino se mai ci sarà, non si riesce a mettere nel Sant’Andrea di La Spezia o di ciò che là cade, sistematicamente, a pezzi. Di fatto un ospedale “provvisoriamente diriserva”.

Si legga, la Sindaco, da pagina 121 a pagina 124 del nuovo PSSR, cosa è previsto negli altri ospedali della Regione e come, soprattutto dopo il nuovo ospedale spezzino, l’ospedale di Sarzana sia confermato come “ospedale di base” senza elezione. 

Un’ultima considerazione, visto che siamo in possesso dei numeri ufficiali di tutto il personale sanitario pubblico diviso per territori: abbiamo sentito la Sindaco dire in Consiglio comunale che dal 2018 ad oggi la ASL è passata da 2.000 a 2.407 operatori, aumentando di più di 400. Falso pure questo perché erano 2.200 e dai 207 sulla carta vanno sottratti i 159 OSS che già operavano in appalto nei servizi della nostra ASL e che quindi erano già parte della forza lavoro, si informi anche, invece, sui numeri di personale degli altri territori che è almeno il 30% in più del nostro. 

Brutta cosa contare sul fatto che i cittadini sono ignari di quelli che sono realmente i numeri cercando di fargli bere bugie e mistificazioni.


Valter Chiappini





Dal Secolo XIX di domenica 19 novembre 2023


Ieri, martedi 21 novembre ancora il Secolo XIX dedicava a tutta pagina, sulla cronaca della Spezia, un grosso articolo sulla sanità ligure e locale




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