11 maggio 2022

PENSIERI STUPENDI: Marinella è di destra o di sinistra? di Giorgio Giannoni

 



E' un poco triste vedere come i nuovi e vecchi amministratori, qui a Sarzana, litighino aspramente sul futuro di Marinella. Vi sono critiche evidentemente mosse per evidenziare le manchevolezze altrui e ragionamenti preparati per puntualizzare le proprie decisioni positive.

 

Il dato evidente è che Marinella è rimasta fino ad oggi un luogo antico, devastato nella sua storia e nella sua urbanistica, dove la proprietà e l'ammistrazione precedente hanno fatto poco o nulla per migliorarne l'aspetto, il decoro ed una migliore quotidianità per i suoi abitanti. La perdita di tutti i suoi servizi, l'abbandono delle poste, della banca, della biblioteca, il fallimento della Tenuta e del suo latte, la non collocazione della ex colonia unita al cronico problema della gestione dell'arenile hanno reso Marinella una frazione invivibile. E' evidente dunque che nel momento in cui la gestione amministrativa è passata nelle mani politicamente opposte le proposte, i progetti, le scelte sono state compiute con quella visione più legata al mondo odierno, dove il mercato e le privatizzazioni sono diventate il vero riferimento. Le precedenti amministrazioni di sinistra sono state incapaci a gestire, nel momento in cui anche la regione era governata a sinistra, quelle scelte necessarie per mantenere a Marinella una visione più legata alla sua storia, alle sue occupazioni (vedi la Tenuta) ad un turismo che potesse essere popolare ma non di massa, ad una rivisitazione ponderata dell'abitato. Evidentemente è esistita una incapacità cronica di poter avere finanziamenti adeguati per il nostro territorio dal centro regionale visto anche il momento di cambiamento ideologico, potremmo dire, di una forza sempre meno di sinistra ma solo accorta a mantenere la propria forza elettorale. Affermo certamente una banalità nel dire che le due nuove amministrazioni (regionale e comunale) sono "strutturalmente" migliori nel saper gestire privato e mercato, non fosse altro per l'impreditoria che essi effettivamente rappresentano e dunque capaci di creare per Marinella un nuovo modello che inevitabilmente passerà per i privati, per scelte di fondo elitarie, per stravolgimenti delle spiagge e della Tenuta con incongrui scelte di ristrutturazione turistica e agricola. La messe di finanziamenti arrivati da centro dell'impero forse per la prima volta verrà usata per i suoi confini ed alla fine, visto i cambiamenti sociali, politici e ideologici in corso nel nostro paese, saranno i benvenuti da parte di ogni risvolto politico e da quasi tutte le frange cittadine. Forse lo avrete notato, ma la Bandiera Blu di quest'anno continua ancora a sventolare sulle spiagge di Ameglia e di Marina di Carrara, quasi a voler incorniciare l'inadeguatezza della spiaggia di Marinella ma soprattutto a sottolineare la mancanza di tutta quella serie di parametri che sono necessari per acquisire questo ambito marchio( validità delle acque di balneazione, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti, aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano, aree verdi, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, corsi d'educazione ambientale, strutture alberghiere, servizi d'utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche certificazione ambientale delle attività istituzionali e delle strutture turistiche, pesca sostenibile). E' evidente che nel nuovo millennio la vecchia visione da cartolina di una Marinella d'antan è definitivamente tramontata e ci troviamo nel momento in cui le scelte di fondo per il futuro dovranno essere praticate. Ci sono, a mio avviso, ampi margini per creare un luogo che non sia solo uno specchietto per le allodole danarose, ne per un turismo mordi e fuggi, ne da usare come dormitorio invernale ma piuttosto per un luogo che sia ancora umano, salubre, riposante, ambientalmente e turisticamente rispettato. Come per dire che Marinella non dovrebbe essere di destra ne di sinistra. Sarà possibile?

Giorgio Giannoni

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