21 luglio 2023

ANNIVERSARI XXI LUGLIO 2023 : La 102° ricorrenza dei Fatti di Sarzana contro ogni revisionismo o mistificazione

                                            


Sono passati due anni dal Centenario dei Fatti di Sarzana del XXI luglio 1921. Molto è cambiato in città in questo breve lasso di tempo ed in modo particolare la consigliatura, diventata per la seconda volta di centro destra, alla guida della città stessa.


Abbiamo avuto modo di notare, da cittadini di sinistra, una certa volontà di continuare a voler ricordare e a celebrare i valori e i principi della libertà e della democrazia che furono espressi da Sarzana nel contrastare l'arrivo delle bande fasciste, tuttavia tali positività si sono assommate anche a maldestri tentativi di annacquare il 21 luglio dapprima con improbabili compleanni della città (serviti in un piatto d'argento dall'ultimo, modesto burocrate della sinistra di un tempo) che anche oggi si traducono nell'economicismo della notte bianca con contorno di musica e cotillon proprio in questa data fatidica, ma cosa ancor più grave, cogliamo da tempo critiche e tentativi di screditare o tentare di modificare il racconto dei Fatti e la storia stessa di questa tradizione antifascista.  

Dunque, dopo la consegna, non priva di critiche e di tentativi di inficiamento da parte di qualche nuovo comandante, nel 2022, dell'onorificenza del XXI luglio alla cittadina ligure e partigiana Mirella Aloisio, prendiamo atto con piacere della deposizione da parte della Sindaca  di un mazzo di fiori in memoria sia del Capitano Guido Jurgens che del sindaco del tempo dei Fatti, Pietro Arnaldo Terzi e della consegna dell'onorificienza " XXI LUGLIO" per l'anno in corso a Pino Meneghini, considerato da tutta la città un antifascista, un socialista e un giornalista la cui capacità di rappresentare quel terribile momento della storia di Sarzana nel suo libro " La Caporetto del Fascismo" è da considerare una rispettosa ed equilibrata pagina della nostra storia come altre pubblicazioni oramai acclarate da tempo.

Tuttavia è necessario fare alcune, importanti precisazioni perchè vogliamo e dobbiamo rifuggire da ogni malevolenza che si nasconde in alcuni rappresentanti  della nuova politica cittadina nel voler fare di questo premio, della figura di Pino Meneghini e del suo libro una mera giustificazione, una sorta di unione di parti opposte nella stessa violenza, di equiparazione dei protagonisti nella responsabilità di aver scatenato quei terribili momenti del 1921, in nome di una millantata pace generale che, nell'oblio del tempo passato, ponga sullo stesso piedistallo aggressori e aggrediti. Non è possibile, oggi più che mai, unificare la violenza e i morti che vi furono in nome di un equilibrio di valori e di principi che da una parte furono vilipesi e dall'altra difesi con ardore. Ecco perchè già nel 2021 ci eravamo stupiti ( e lo avevamo riportato nel sito del Centenario con le evidenze del caso  e con i nostri punti di vista ( del sottoscritto e di Alessandro Palumbo , professore sarzanese, che con Pino Meneghini aveva condiviso la scrittura dell'altro importante libro sulla figura di Pietro Arnaldo Terzi) per questa esagerata e poco chiara volontà di voler premiare Pino Meneghini ad ogni costo da parte di alcune persone che, come propria storia politica, nulla avevano a che fare con i principi democratici e antifascisti che ispiravano il noto giornalista sarzanese. Da parte nostra rimarchiamo ancora una volta il piacere di questa scelta ma non accettiamo riletture forzate e stravolgimenti di un testo che, nella sua obiettività, non si presta per nulla a visioni acritiche fuori dai canoni di uno storicismo scientifico acclarato e definito da tempo.

Oggi, allora, riproponiamo il sito del Centenario costruito nel 2021, nel quale è possibile leggere, osservare, ricostruire un momento della storia Sarzanese che da sempre ha il valore di un insegnamento di vita sociale e politica. La pagina che segue è quella della Presentazione. Basterà seguire i link per entrare nelle varie parti, ricchissime di dati, di immagini, del film su Sarzana, del Convegno, dei commenti dei cittadini, degli esperti, di libri (compreso i commenti su libro di Meneghini e il famoso libretto rosso del Cinquantenario), le storie dei protagonisti e molte altre cose sull'antifascismo. La lettura è facilmente attuabile con il cellulare sebbene l'idea generale del sito si colga meglio usando il computer. Non possiamo permettere  ne il travisamento della storia, ne tantomeno la perdita della memoria cittadina e questa opera ha, come abbiamo sottolineato nella Presentazione, lo scopo di evidenziare la verità della storia, scientificamente studiata, contro ogni rimodellamento o manomissione da parte di chicchessia.  

Buon XXI luglio 2023

Giorgio Giannoni

Andrea Giannoni


                PRESENTAZIONE 

La lapide posta sul muro della stazione di Sarzana a ricordo del 90° Anniversario del 21 luglio 1921

           

        I FATTI DI SARZANA: 21 LUGLIO 1921

(dalla presentazione del film "Nella città perduta di Sarzana" Luigi Faccini, 1980)

"Il più sanguinoso episodio di “guerra civile” che precedette la marcia su Roma e la presa del potere mussoliniana...". 

Nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1921, una squadra di seicento fascisti toscani, guidati da Amerigo Dumini, raggiunge Sarzana per liberare Renato Ricci e una decina dei suoi reduci da una spedizione punitiva che ha fatto cinque morti nell’interno della Lunigiana. Sono armati, provvisti di benzina. Vogliono impartire una lezione alla città “rossa”. Sarzana è mobilitata. Il sindaco socialista della città, Pietro Arnaldo Terzi, presiede un Comitato di Difesa di cui fanno parte tutte le forze politiche democratiche. Pattuglie di volontari, fra i quali spiccano i bracciali rossi degli Arditi del popolo, presidiano le campagne in accordo con i carabinieri e l’esercito. A Roma, in Parlamento, mentre l’aggressione fascista è in corso, si sta discutendo il programma di governo di Ivanoe Bonomi, designato dal Re quale successore di Giolitti. I socialisti, che Bonomi vorrebbe con sé, tentennano. Il programma di governo è di stampo conservatore e la promessa della repressione del fascismo non è convincente...

Il capitano dei carabinieri Guido Jurgens, con una pattuglia di dodici uomini, blocca la colonna fascista nel piazzale della stazione ferroviaria di Sarzana. Un fascista spara. Un giovane caporale, Paolo Diana, muore, un carabiniere viene ferito. Jurgens ordina il fuoco. Tra i fascisti che si sbandano ci sono morti e feriti. Lo scontro frontale con la popolazione è stato evitato, ma, nelle campagne circostanti, i fascisti subiscono muove perdite ad opera dei contadini armati, degli Arditi del popolo e degli Anarchici...

                                             

       Sarzana. Piazza della stazione. Notte tra il 20 e il 21 luglio 1921. I fascisti non sono stati fermati e stanno arrivando a Sarzana. Il sindaco Pietro Arnaldo Terzi (Riccardo Cucciolla) inveisce contro il Capitano Jurgens (Roberto  Posse) che sta andando alla Piazza della Stazione mentre la popolazione di Sarzana si prepara a respingere le squadracce fasciste. Contemporaneamente vengono uccisi (da parte degli Arditi e degli Anarchici)  i due portaordini fascisti catturati qualche giorno prima. Alla Stazione avviene l'incontro tra carabinieri e fascisti. Il capitano Jurgens reagisce allo sparo, esploso dalle file fasciste, ordinando a sua volta il fuoco. I fascisti continuano a sparare, uccidendo un soldato e ferendo un carabiniere. Cadono alcuni fascisti mentre il grosso si da alla fuga verso la stazione e poi nei campi verso il fiume. La popolazione di Sarzana, gli Arditi e gli Anarchici li insegue, uccidendone alcuni. Amaro sfogo dell'Ispettore Generale Trani (Franco Graziosi) nel vedere come la politica protegga i fascisti. Renato Ricci e i fascisti del primo attacco a Sarzana vengono liberati. (dal film NELLA CITTA' PERDUTA DI SARZANA regia LUIGI FACCINI 1980)   

Bonomi invia un suo plenipotenziario in Lunigiana. È l’Ispettore Generale Vincenzo Trani, Questore di Roma, il miglior poliziotto di cui disponga, che dovrà pacificare gli animi, ma anche raccogliere prove contro i fascisti, affinché Bonomi possa disarmarli su tutto il territorio nazionale, inducendoli ad un accordo con i socialisti e le componenti moderate della sinistra. I socialisti, in Parlamento, voteranno contro il programma di governo. La missione di Trani diventerà inutile e verrà richiamato a Roma. Gli subentrerà il viceprefetto di Genova, gradito alle forze di destra e nazionaliste che hanno appoggiato Bonomi. Fu così che ebbe inizio il disfacimento dello Stato liberale e la “scalata” di Mussolini..." (dalla presentazione del film "Nella città perduta di Sarzana" Luigi Faccini, 1980)


Sono passati cento anni dai Fatti di Sarzana e il ricordo di tale avvenimento si è prevedibilmente diluito nella memoria comune dei cittadini della Val di Magra e dei sarzanesi in particolare. Il succedersi delle generazioni, i cambiamenti politici e sociali nel nostro Paese hanno relegato la nostra storia in una sorta di limbo, nascosta per lo più da una immediatezza di vita e da un nuovo individualismo basato sul contingente, su un presente economicamente e narcisisticamente privilegiato con la conseguenza di aver lasciato indietro non solo i termini degli eventi ma soprattutto una serie di valori libertari e solidali che ne costituivano il nerbo portante. Dunque  a cent'anni da quei giorni terribili abbiamo deciso di tentare, con tutti coloro che hanno a cuore i principi e i valori della Costituzione (e nella logica comunicazionale più moderna e aggiornata di un sito internet), di riallacciare, ricomporre e riproporre tutta una serie di contributi ufficiali, giornalistici, letterari e artistici che permettessero una rilettura dell'avvenimento oggi, nel nuovo millennio, soprattutto per le nuove generazioni e per tutti coloro che hanno a cuore la verità.

La cosa ci sembra doppiamente importante anche per la difficoltà di arrivare alla gente in questi giorni di pandemia con tutte le limitazioni e le problematiche presenti per le iniziative ufficiali del Centenario. Dunque, si vuole dare origine a un blog di riferimento sui Fatti (soprattutto se basato su fonti storiche ufficiali e attendibili, libri e materiale vario) che possieda la capacità di essere consultato in ogni momento, senza problemi, e soprattutto rimanga a ricordare quei momenti difficili dopo che l'Anniversario stesso sarà concluso. Un blog che vuole, ovviamente, integrarsi con quella serie di iniziative ufficiali e non (che riporteremo integralmente in queste pagine), da parte di varie associazioni nazionali e locali(di cui condividiamo principi e ideali), che la città di prepara a vivere.

A seguire la struttura del blog:



LE SEZIONI DEL BLOG



Non casualmente, dunque, riproponiamo, IN ALTO NELLA COLONNA DI SINISTRA, le pagine originali del piccolo libro " I FATTI DI SARZANA" (SEZIONE 1) che il Comitato Unitario della Resistenza e il Comune di Sarzana crearono per il cinquantenario nel lontano 1971. Un testo, dirimente e sostanziale, basato, in prima istanza, sulle indagini della polizia e poi sulle ricerche dell'antifascismo spezzino. Abbiamo preferito usare le pagine originali per evitare qulunque accusa di manipolazione o di cambiamento della narrazione. L'unica differenza è una divisione in capitoli creati ad hoc, necessaria per la proposizione delle pagine nella struttura elettronica dei sito. Cliccando sulle varie parti è possibile, cronologicamente, seguire lo sviluppo degli avvenimenti leggendoli direttamente sul computer o sullo smartphone oppure si puo scaricare l'intero documento in pdf cliccando sulla prima immagine del libro sulla colonna di sinistra.

Permettetemi un ricordo personale sulla seconda parte che venne redatta dal Prof. Franco Ferro, docente di filosofia e storia nei nostri licei che molti di noi, più anziani, hanno avuto come insegnante e che viene ricordato particolarmente per la lucidità di pensiero e la grande preparazione storica. Tutte qualità che facevano passare in secondo piano il suo terribile handicap visivo. (Giorgio Giannoni)


Sempre NELLA COLONNA DI SINISTRA, dopo il piccolo libro dei Fatti, (SEZIONE 2) troverete una serie di interventi di carattere storico, notazioni, scritti e video per meglio conoscere e inquadrare politicamente e socialmente il periodo nel quale si sono svolti i Fatti. In particolare, abbiamo voluto riportare tre diverse letture video sulla nascita del Fascismo e sulla valutazione degli anni che vanno dal 1919 al 1922 per meglio comprendere e valutare con criteri storici acclarati e reali, ma diversificati, quel periodo tormentato dove ancora oggi molte valutazioni di parte non concordano. Nel primo troverete il Prof. Edoardo Ferretti, insegnate di storia e filosofia alle superiori, capace, in una non breve lezione, di toccare con semplicità e perizia i vari temi. Nel secondo Paolo Mieli e i suoi ospiti  sul canale storico della Rai ci spiegano quegli anni bui, mentre nel terzo video si alternano considerazioni di alcuni storici della Sapienza di Roma con suggestivi documentari Luce del periodo. Quindi, in un breve video, il prof.Egidio Banti, storico, ci racconta il 21 luglio ma ci propone anche un ultimo articolo su quei momenti antecedenti agli scontri quando il partito socialista vinse le elezioni comunali di Sarzana nel 1920. Tiziano Ferri dell'ANPI sarzanese ci racconta della sua visita al museo memoriale di Mathausen per ricordare la figura di Pietro Arnaldo Terzi, il sindaco socialista dei Fatti, deportato e morto nel campo di sterminio. A seguire articoli sugli Arditi del Popolo e sugli anarchici e il ricordo delle violenze fasciste di Bologna e di Parma.

 

IN FONDO AL SITO (SEZIONE 3) troverete poi alcuni libri, tra i quali la storia degli Arditi del Popolo di Marco Rossi Arditi, non gendarmi 1997, la rilettura dei Fatti a cura di Andrea Ventura in I primi antifascisti 2010 (con la prefazione di Paolino Ranieri) o la terribile  storia di Pietro Arnaldo Terzi, il sindaco socialista che guidò la città in quel terribile frangente e che morì, qualche anno dopo, nei lager nazisti (Pietro Arnaldo Terzi, vita e morte di sindaco antifascista) di Alessandro Palumbo e Pino Meneghini e il testo di Pino Meneghini "La Caporetto del Fascismo" 2011.




La parte artistica, sempre nella sezione 3, è particolarmente importante perchè il film "Nella città perduta di Sarzana" del regista lericino Luigi Faccini travalicò, a mio avviso, il significato stesso di rilettura e di ricordo degli avvenimenti, proponendosi come un grande nuovo abbraccio della città con il suo popolo. Tutta Sarzana partecipò materialmente alla costruzione del film proponendosi come attori, comparse, suggeritori, aiutanti riallacciandosi, in qualche modo, a quei sarzanesi che avevano combattuto contro le squadracce fasciste. In quella parte del sito vale la pena leggere dell'incontro tra il regista Faccini e Sandro Pertini quando il film venne proiettato al Quirinale. Molte scene  e fotografie del film sono "sparse" tra i documenti del sito proprio per sottolineare i momenti più importanti e fornire una sorta di nuova visività a beneficio di questi tempi, basati molto(forse troppo) sull'immagine. Anche qui un link permetterà di scaricare il film completo.


 Interessante poi la trasposizione teatrale dei Fatti nel " 21 luglio 1921... e la chiamavano estate", dove la rilettura della descrizione e del commento ci riporta ad un approccio particolare e pregnante come è quello di un palcoscenico.

 

Abbiamo poi lasciato LA PARTE SUPERIORE DELLA COLONNA DI DESTRA per gli interventi del Centenario (SEZIONE 4) per dare un senso, ancora una volta, alla memoria storica. Troverete scritti, documenti, atti di convegno o filmati di coloro che hanno qualcosa da dire oggi, 21 luglio 2021, sul senso di continuare a ricordare questi avvenimenti ma anche commenti, articoli del cittadino comune di Sarzana e delle sue impressioni verso quel momento fatidico della nostra storia comune.

 

NELLA PARTE CENTRALE DELLA COLONNA DI DESTRA (SEZIONE 5) abbiamo riportato  alcune tra le più recenti commemorazioni del 21 luglio, segnalando la consegna dell'Onorificenza "21 luglio 1921" che annualmente viene assegnata a personalità che si sono distinte in campo sociale e/o politico.


NELLA PARTE FINALE DELLA COLONNA DI DESTRA (SEZIONE 6)sono presentati una serie di interventi  sulla necessità, oggi, di aggiornare e di mantenere vivo il concetto dell'antifascismo, seguiti dalle presentazioni di alcuni recentissimi libri sullo stesso tema.


        Un'ultima importante precisazione

Una delle ragioni per la quale abbiamo pensato di porre in rete tutte queste notizie è, DA UN LATO, controbattere il tentativo di rileggere la storia non con l'obiettività scientifica richiesta ma tentando, con l'ottica del presente, di porre sotto una stessa luce, di presunta pietà o di visione accomodante e pseudopacificatrice, i comportamenti e le scelte che in quel periodo furono praticati. DALL' ALTRO, proporre una sorta di diga contro l'assurdo proliferare in rete di siti fascisti su questo avvenimento, di pseudoriletture forzate e oltraggiose, di omaggi alla violenza di quelle nere bande. Purtroppo la mala pianta fascista alberga sempre in questa Italia moderna che ancora oggi non ha saputo fare i conti con la propria storia e con le sue pagine più nere. Ne paghiamo il conto con la nascita di associazioni fuorilegge, con un razzismo sempre più diffuso e con la crescita di nuove violenze. 

L'Anniversario del Centenario dei Fatti di Sarzana dovrebbe servire a far pensare, a far capire come l'antifascismo abbia una sua ineludibile necessità per mantener vivi i principi costituzionali e rintuzzare con la forza della memoria e dell'esempio ogni tentativo sovversivo e antiliberale.

Buon Centenario a tutti

Giorgio Giannoni

Andrea Giannoni

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