18 luglio 2023

PENSIERI STUPENDI: La cacca di cane, questa sconosciuta

 



Mi sono sempre chiesto (con la solita domanda retorica) perchè la gente compra i cani, per poi lasciare che defechino in ogni angolo della città oppure vengano, dopo periodi più o meno lunghi, abbandonati lungo le strade in quanto la loro presenza si è dimostrata ingombrante o troppo dispendiosa per il budget familiare.


Si assiste quotidianamente ad una sorta di amore/odio verso questa specie animale, addomesticata da millenni (bei tempi quando cominciò ad aiutare nella caccia i Sapiens circa diecimila anni fa ed ora anch'essa giunta al capolinea assieme al Sapiens di oggi, si esprime in un connubbio che sa tanto di pensione per entrambi). Non ho mai amato particolarmente i cani (ho sempre preferito i gatti) ma quando si assistono a scene di pura imbecillità come mi è capitato ieri mattina sulla spiaggia di Fiumaretta, ci si rende veramente conto di quanto molti esseri umani siano più bestie delle bestie stesse. Già l'aver portato l'animale lungo le spiagge del comune di Ameglia (dove è vietato e segnalato perfettamente con avvisi e cartelli), lasciandolo libero di entrare in acqua e di correre tra gli ombrelloni, dava già l'idea della proprietaria, ma quando il cane ha cominciato a defecare sulla spiaggia di un noto stabilimento balneare si era già arrivati al sublime, al tocco dell'artista che, in piena furia creativa, non ha trovato di meglio da fare che mettersi a scavare per nascondere i prodotti della defecazione del proprio cane nella sabbia. Novello struzzo, che invece di nascondere il collo e la faccia per non mostrarsi al pubblico ludibrio ha proditoriamente maneggiato la cacca con encomiabile destrezza e con una mossa degna del miglior Silvan ha eclissato il tutto sotto la sabbia a futuro divertimento dei balneatori. Sfortuna ha voluto che, aldilà delle segnalazioni e degli improperi dei presenti, anche il gestore si accorgesse di questa magica mossa con l'ovvio incazzamento dello stesso e la signora in questione ha dovuto velocemente raccogliere i frutti della sua azione, ritirandosi in buon ordine senza disdegnare, da buona decerebrata di inveire contro tutto e tutti. 

Forse ora vi chiederete perchè ho raccontato questa triste storiella, ma ho voluto riferirla dopo aver letto per caso sul Post una notizia che fa il paio con questa. Questione di cacca, direte voi, e lo confermo. Solitamente quando si parla di cacca, l'ilarità sale alle stelle, le risate si accavallano e dunque pur senza conoscere la composizione della materia prima, fin da bambini parlare di argomenti proibiti come questo porta a lazzi e frizzi senza limite. Ma tornando, nello specifico,alla cacca di cane, il sindaco di Beziers, in Francia si è superato, perchè con fare molto serio (visto il personaggio) ha proposto e messo in attuazione una svolta epocale nel voler risolvere il problema delle deiezioni canine per la strada. Ispirandosi ad altre città spagnole, ha deciso di fare lo screening del DNA ai cani della sua città per poi poter risalire con questo strumento al cane maleducato e al padrone menefreghista con relativa sanzione da pagare. Un'altro epico esempio di come la scienza, se usata veramente nei problemi che contano e che ci assillano, possa aiutarci a risolvere questa situazione così inopportuna e asfissiante, presente da tempo nelle città occidentali ( sui cani randagi africani o del sud est asiatico, Cina compresa, pare che ci si stia ancora attrezzando). A seguire potrete leggere l'articolo e valutare da che parte vogliate, eventualmente, schierarvi. Visto che in Italia Legambiente stima una presenza di un numero di cani tra i venti milioni e i trenta milioni (sigh!), la possibilità di pestare una cacca di cane è palesemente concreta (visto la presenza di specialisti del nascondimento escremenziale o dell'abbandono della materia prima), tuttavia anche l'anagrafe canina del DNA avrebbe i suoi costi (aldilà della inevitabile ilarità che tale misura possiede). Fate voi. Per quanto mi riguarda ho acquisito l'abitudine di guardare un poco di più in terra, mentre cammino ma, come tutti sanno, pestare una cacca di cane, porta anche fortuna e se capiterà mi auguro qualche beneficio, per continuare a vivere con la follia che questo mondo di m...continua a partorire. 

Una città francese vuole mappare il DNA dei suoi cani per identificare le cacche lasciate in strada

dal Post 17 luglio 2023

A Béziers, una città di circa 70mila abitanti nel sud della Francia, da domenica i padroni di cani residenti nel quartiere più centrale della città sono obbligati a fornire un campione di saliva del proprio animale per registrarne il DNA. L’obiettivo è creare uno schedario genetico che permetta di individuare chi lascia la cacca del proprio cane per strada senza raccoglierla. Lo ha annunciato il sindaco, Robert Ménard, che aveva già proposto una misura simile nel 2016. Parlando con una radio locale Ménard si è lamentato del fatto che il comune debba raccogliere più di un migliaio di cacche al mese...

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