04 luglio 2023

PENSIERI STUPENDI: Oggi sono in vena di ricordi di Monica Faridone

Malcolm John "Mac" Rebennack, Jr (Dr. John)  & Riley.B.King (B.B.King)
 


Oggi sono in vena di ricordi e la memoria mi porta a quel prato dello stadio di Trento dove ho avuto il privilegio di assistere ad un evento musicale che mai mi sarei aspettata di vivere; vivere è proprio la parola giusta.

Amo la musica e adoro una certa musica, quella che riesce ad emozionarmi stravolgendo la mia visione della vita e dei sentimenti - che poi a quello serve la Musica- e assistere a quell' incontro non previsto, mi ha gonfiato l'anima. A Trento erano in programma due concerti, Dr John e il giorno successivo quello di B.B. King ( che avevo già visto diverse volte). A seguito delle intense piogge, il concerto del Dottore viene spostato al giorno successivo e -questa volta devo ringraziare il mal tempo- su quel palco si presentano senza annunci B.B.King e Dr. John e a me, che ero li per il secondo, quasi scoppia il cuore dalla gioia per questa benedizione musicale e non solo. Vibro come una canna al vento. Vederli insieme sullo stesso palco è un vero evento, vederli e sentirli insieme suonare e raccontare quella musica di gioia, di fede, di passione, di allegria e dolore perfettamente dosati, fanno di me una vestale, trasformando un brutto stadio in una casa del Blues, un Tempio e non solo. Ho sempre ascoltato la Musica lievitata in quel gran bacino ebbro e fertile che è il Golfo del Messico, che ha una sua Capitale criptica ed emozionale in New Orleans e nella Lousiana intera. Una Musica e un suono d'anima in cui tutto si è mescolato da sempre, da quello che c'era prima a quello che è stato portato e gettato lì con la forza bruta dei conquistatori. Lo trovate ovunque questo sentimento estremo dalle credenze popolari, alle fedi, all'animismo dei nativi, a tutti i retaggi africani e caraibici, alla cucina, alle spezie d'oltre mare risorte nelle paludi. Mi sembra di essere in un prato verde che profuma di Okra e incensi africani trasformato dai suoni di questi due predicatori. Il primo B.B.King nato a Itta bena, quattro case nel cuore del Delta, circondata da campi di cotone del Mississippi dove, da ragazzo, guidava fieramente un trattore . Suo questa sera il Blues piu' puro ed il suono magico della sua Chitarra battezzata "Lucille". Poi lui, Mack Rebennack Jr. in arte Dr. John o mille altri nomi, circondato da un pianoforte, da un hammond e da un piccolo wurlizer. Non so quale divinita' evocata e osannata dal piano del Dottore dovrei ringraziare. Ma sono qui in un prato, sotto al palco e piango di gioia per questo regalo inaspettato che proprio non pensavo di ricevere da queste due leggende che questa sera mi donano, ci donano, acqua e fango di quel dannato fiume che canta. Fiume che racconta- almeno a me - tutto quello che la musica riesce a plasmare al di fuori di ogni convenzione e, garantisco, quella sera ballava anche l'erba calpestata.
Passano gli anni ma questa esperienza rimane tatuata nella mia anima, nel frattempo B.B. e il Dottore sono diventati spirito, omaggiati da una delle second line forse tra le più imponenti al mondo dei vivi e dei morti, in un tripudio di anime, spiriti e la voce di Marie Levau. Posso dire di aver vissuto un'esperienza unica a cui non ero preparata e che ancora una volta fiammeggia la mia anima quando il fiume dei ricordi me la ripropone, e so che non mi basta accedere ai loro dischi e riascoltarli. Penso sia poca cosa dopo aver assistito di persona ad un incontro del genere che ancora alimenta quel fuoco, acceso per caso sul prato dello stadio di Trento qualche anno fa, e che ancora continua a riscaldare il mio cuore e la mia anima. Tutto quel grande fiume di Musica e umori che per caso sono passati da lì, con tutta quella carovana partita secoli fa da chi sa dove. Se chiudo gli occhi e guardo fuori dalla finestra verso le colline li sento ancora una volta perche' fanno parte della natura, fanno parte di me. Ora che sono spiriti loro stessi.

Nessun commento:

Posta un commento