28 settembre 2023

PENSIERI STUPENDI: Willy DeVille, lo spirito del bayou di Monica Faridone


 

Non è semplice parlare di una passione amorosa verso un artista, quello che piu' di ogni altro ha saputo scavare nelle mie piu' profonde e carnali emozioni. Si, parlarne è assai complicato specialmente quando la sua Musica possiede la tua Anima dal primo giorno di ascolto quasi come in una liturgia pagana .


Tardo un momento nel confessarvi il nome di quest'uomo, di questo artista, in una sorta di pudore estatico del suo ricordo mentre ne scrivo circondata dalla Musica. Nella vita ho sempre pensato che in qualche modo oscuro qualcuno o qualcosa abbia scritto per ognuno di noi una sorta di colonna sonora dei nostri anni di vita, per quelli migliori e per quelli peggiori. Per me, per la mia anima lo ha fatto William Paul Borsey Jr, conosciuto al Mondo terreno e a quello degli Spiriti (che lui tanto amava e adorava), con il nome di WILLY DeVILLE.



Una sorta di Pimp newyorkese con una fottuta anima elaborata e riflessa in anni di castigo musicale e non solo. Lui stesso diceva che la sua era una gang trasformata in band. Lo spirito Chicano mediato dal ghetto portoricano e la Spanish Harlem della grande mela, predicato poi nel Lower East Side e nel West Village, vissuto e imbastardito dal punk del CDGB. Spirito Chicano mesciato come una sacra pozione con il Blues, ma non quello recitato dai fighetti di maniera, ma quello piu' buio e oscuro, che poi riuscira' a possedere nella parte finale e disperata della sua carriera. Ho visto molte volte dal vivo Willy, quasi tutte le date italiane e alcune all'estero, soprattutto in Francia dove naturalmente era adorato semplicemente per essere cosi. Ho un ricordo fondamentale che ha rafforzato( qualora ce ne fosse stato bisogno) il mio Amore per lui. La sera doveva suonare con la sua band al Fillmore di Cortemaggiore (locale storico che purtroppo non esiste piu). Arrivammo qualche ora prima e, curiosando un po' in giro ci avvicinammo al teatro dove qualche ora piu' tardi si sarebbe svolto il concerto, quando sentii una Musica. Caspita, la Band dello stregone Willy stava provando i suoni, anzi suonavano proprio! Facendoci coraggio entrammo di soppiatto da una porta lasciata aperta e cominciammo a sbirciare all'interno mentre, proprio in quel momento, da dietro il palco ( portato a braccia) saliva lui, Willy! Ci sedemmo nella penombra delle ultime file. Loro non si accorsero di nulla e continuarono a suonare con Willy in forma smagliante che cantava e si divertiva con la voce insieme ai suoi pards in uno stato di grazia assoluta . Ho sempre pensato che la bellezza fosse difficile ma in quel momento veniva celebrata in un atto di amore assoluto. Omg, che Musica e che voce! La Voce affiancata da tutti i suoi spiriti che ripercorrevano tutte, e dico tutte, le sue origini musicali e non, distillate dal suo fisico ormai demolito ma luminoso come non mai. Per un' ora vissi con lui, con loro, quella meravigliosa esperienza, quell'incontro nascosto. Ricordo poco del Concerto serale anche perche' ero ancora inebriata dalla gioia pomeridiana e dal privilegio di aver vissuto una tale esperienza così travolgente per tutto il mio essere che restera' per sempre con me come una possessione donata da quegli spiriti che stavano accompagnando Willy verso un drammatico crepuscolo. Ho rivisto molti altri concerti e ascoltato Willy DeVille quasi fino alla fine dei suoi giorni pregno della sua droga e del suo male ma che ancora emozionava tutto di me e adesso, che penso e spero sia in pace mescolato al fango del suo Mississippi, mi commuovo per aver avuto la fortuna di condividerli quegli spiriti e queste lacrime nella penombra di un teatro vuoto che sembrava bruciare innalzato nel bayou.

Monica Faridone


Il trailer del film sulla sua figura

HEAVEN STOOD STILL:

The incarnation of Willy DeVille


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