13 ottobre 2023

DOSSIER: 1)LA PALESTINA OTTOMANA E IL MOVIMENTO SIONISTA DI FINE OTTOCENTO/2) Escalation Israele-Palestina: 12 grafici per capire come siamo arrivati fin qui


 

Ho letto casualmente su Facebook (praticandolo sempre meno) i tentativi maldestri di voler spiegare ad ogni costo e con le argomentazioni più straordinarie quanto sta accadendo in Palestina. Si mescolano concetti relativi all'ebraismo e all'Islam con molta facilità, ottenendo pessimi ragionamenti sulla presenza nei millenni di popolazioni di varia etnia che poco hanno a che vedere con il contesto moderno o si preferisce litigare su ipotetici regni palestinesi.


Io credo che occorra partire da precisi concetti per comprendere le follie perpetrate da entrambi i contendenti e dalle potenze europee implicate nel governo post-guerre mondiali (i cosidetti Mandati), cosicchè si possa arrivare (per quanto possa servire oggi) alle responsabilità oggettive di una escalation nella quale un numero impressionante di variabili politiche, sociali e umane si sono aggrovigliate terribilmente.

In primo luogo occorre partire da una constatazione importante (riportata nel primo dei due lavori a seguire) calata nel contesto di metà ottocento quando la Palestina, piccola provincia, per quasi quattrocento anni, dell'Impero Ottomano, era abitata da arabi-palestinesi e da un piccolo gruppo di ebrei sefarditi ottomani e di arabi ebrei chiamati anche ebrei orientali:

Per secoli le comunità ebraiche, basandosi anche sugli insegnamenti contenuti nei testi sacri, avevano accettato in qualche modo la propria sorte, ovvero quella di un popolo destinato a vivere nella diaspora in attesa della redenzione miracolosa, della venuta del Messia, che avrebbe stravolto l’ordine mondiale e salvato il popolo eletto. Con l’avvento del Sionismo, invece, si fece spazio un’idea diversa, che s’insinuò lentamente tanto negli ambienti laici quanto in quelli religiosi".

Dunque è dal concetto di Sionismo che occorre partire  e dall'evidente presenza di un numero non rilevante di ebrei in un luogo da tempo immemore in mano alle popolazioni del luogo. L'invenzione del Sionismo  definì un movimento politico che rivendicava il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico, ipotizzando la Palestina e l’Argentina come possibili destinazioni per l’insediamento dei coloni. Fu la connessione culturale e religiosa con Gerusalemme ispirata dai suoi due precursori per eccellenza, Theodor Herzl e Max Nordau che spinse il movimento sionista e il suo fulcro portante, costituito da ebrei ashkenaziti, provenienti soprattutto dai paesi dell’Europa dell’Est, a optare infine per la Palestina, all’epoca definita comunemente come l’area geografica delimitata a ovest dal Mar Mediterraneo e a est dal fiume Giordano.

A seguire, in definitiva, i due articoli da leggere in sequenza (il primo storico, il secondo più che attuale, pubblicato ieri) per avere finalmente le idee più chiare sul problema e provare a comprendere, ancora una volta, come le azioni umane siano guidate da profonde pulsioni di potere e di sopraffazione e il continuo passaggio dalla ragione al torto esprima l'incapacità della mente cosciente di arginare tali perversioni. 

LA PALESTINA OTTOMANA E IL MOVIMENTO SIONISTA DI FINE OTTOCENTO

di Rebecca Romagnoli da IARI (Istituto Analisi Relazioni Internazionali)


Quando si parla della fondazione dello stato di Israele o delle guerre arabo-israeliane, è molto importante approcciarsi all’intera questione tenendo ben in mente le origini di tale questione. In particolare, in questa analisi si approfondirà sommariamente, da un lato, la fisionomia della società araba-palestinese all’epoca della dominazione ottomana e durante le prime migrazioni di comunità ebraiche provenienti dall’Europa, e dall’altro, l’affermarsi del movimento sionista come attore trainante della causa ebraica fin dalla nascita dell’Organizzazione sionista mondiale nel 1897...



Escalation Israele-Palestina: 12 grafici per capire come siamo arrivati fin qui

da ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)

La mattina del 7 ottobre scorso un attacco di Hamas è stato lanciato dalla Striscia di Gaza cogliendo di sorpresa IsraeleMigliaia di razzi da Gaza sono stati lanciati verso le regioni del centro e del sud di Israele. Allo stesso tempo, miliziani del gruppo palestinese islamico oltrepassavano il confine israeliano dalla Striscia di Gaza per dare inizio a un’operazione di terra e prendere il controllo di alcune località nel sud del paese. L’operazione di Hamas, giustificata dal gruppo a causa della crescente violenza dei coloni degli ultimi mesi e della recente violazione del complesso di Al-Aqsa – terzo luogo sacro per l’islam dopo Mecca e Medina ma sacro anche per gli ebrei in quanto Monte del Tempio – ha causato la morte di almeno 1.300 israeliani e 3.300 feriti....


Per approfondire: 


(per comprendere la situazione delle comunità ebraiche nel mondo prima di emigrare in Palestina)

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