Un anniversario veramente importante per una band sarzanese che non ha mai smesso di stupire nel suo coerente discorso musicale, estremamente creativo e affascinante. Sono passati quarant'anni dalla prima uscita in vinile e oggi, dopo altre esperienze, silenzi, cadute, abbandoni, si ripropongono proprio in quella prima prova del 1984: "La joie" in un concerto che si preannuncia denso di contenuti e di novità.
Marco Merino sottolinea:
" È curioso trovarci adesso a suonare assieme.
In fin dei conti, negli anni '80 noi eravamo la 'concorrenza' ". Un sorriso complice.
Nadja nasce nell’80 a Sarzana. Verso la fine dell’82 ai due membri fondatori, Fabio Giannini, chitarra, e Osvaldo Lanata, voce, si uniscono Michele Militello al basso e Roberto Andreotti alla batteria. Con questa formazione, dopo un’intensa attività live, nell’84 viene registrato, nei neonati Studi AR di San Terenzo, il primo tape, “La joie”. Il suono di riferimento è quello dark e post-punk anglosassone, che in Italia aveva già fatto i suoi proseliti, ma i Nadja immettono in quel solco chiari riferimenti alla cultura francese e alla musica mediterranea.
Nei testi è chiara la matrice surrealista, ma anche in questo caso c’è la personale scelta di temi, sia sociali che personali, legati alla realtà italiana che in quel momento si stava avviando verso i cosiddetti anni del disimpegno. Dei rischi di tale fase Nadja sembra rendersi conto e non lo nasconde, e oggi è possibile rileggere i testi di allora sotto una nuova luce, ma con maggior consapevolezza ‘storica’.
I testi rimangono importanti nell'economia dell’intero lavoro e sempre legati a temi che spaziano dal personale al politico, in un senso filosofico-esistenziale.
Dopo “Eros” c’è un importante cambiamento: Lanata abbandona il gruppo e al suo posto entra Maurizio Montemauri, ma soprattutto i testi sono scritti e cantati in italiano e non più in inglese. Nell’ 87’ i Nadja sono pronti ad entrare nuovamente in studio con i brani in italiano, ma per una serie di motivi personali (studio, lavoro, servizio militare) il gruppo è costretto a fermarsi. Di fatto si ferma fino al 2015 quando vengono ritrovati due nastri contenenti un concerto e una prova live dei brani nuovi. Ripuliti per quanto possibile i brani di questi due nastri formano il contenuto di “FU Nadja 87”, cd uscito nel 2015.
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