Ci sono giorni che, nel loro trascorrere, riportano a momenti particolari, dove la quotidianità viene scossa nella sua pigra indolenza e quella data rimane, come un'icona di un inizio, ancora di per se incapace di mostrare il futuro ma carica di promesse e di cambiamenti inaspettati.
I vertici Emi danno il via libera alla prima registrazione del gruppo, che si svolge dal 4 all’11 settembre. I Beatles registrano il loro primo singolo, con Love me do sulla prima facciata e P.S. I love you sul retro. Love me do
avrebbe dovuto cantarla John, ma lui suona anche l’armonica a bocca e l’ultima parola del verso si sovrappone alla prima nota di armonica, e così il canto passa a Paul. Il pezzo è semplicissimo, praticamente due accordi, spoglio, senza fronzoli.
Ma per assurdo proprio questa scarna sincerità fu la forza di quell’esordio. Al tempo la musica pop era affettata, posticcia, e invece quel pezzo era diretto, fatto da ragazzi per i loro simili, senza filtri di impostazione retorica. La chiave nel testo sembra il verso «you know I’ll be true», mentre nella musica è già evidente il segno di quella strana cosa che accadeva quando i quattro erano insieme. E poi la somma delle facce, dei caratteri, delle diversità dei quattro, perfettamente incastrate, era qualcosa di magico, che trapelava dal brano.
Esistono due versioni di Love me do: quella con Ringo uscì come singolo, poi venne sostituita dalla numero 2 con Andy White alla batteria, che successivamente fu inclusa nell’album, in cui Ringo suona solo il tamburello. Fu Martin a decidere la sostituzione, ma è l’ultima volta in cui il produttore sembra non capire l’originale impasto beatlesiano e l’importanza della forza di Ringo, istintiva, più indisciplinata, ma diversa e
più autentica.
Il 5 ottobre del 1962 è l’inizio ufficiale dell’era Beatles. Non proprio un’esplosione, che arriverà dopo poco, ma fu già sorprendente che il 45 giri fosse arrivato al 17° posto della classifica. Si è molto favoleggiato sul fatto che Epstein abbia acquistato un certo numero di copie per far
muovere subito le vendite, ma il trucco non sarebbe stato sufficiente. Vendette 100.000 copie perché c’era già qualcosa di irresistibile, un presagio dell’imminente grandezza, un annuncio, una dichiarazione di intenti.
C’è però una straordinaria coincidenza che rese quel 5 ottobre del 1962 una data importante. In quello stesso giorno uscì nelle sale cinematografiche Dr. No (Licenza di uccidere), il primo film di James Bond. Erano due bagliori della nascita della nuova Inghilterra, l’inizio di una leadership culturale che muoveva i primi passi. Fino a quel momento le mode e gli stili di vita nuovi erano arrivati essenzialmente dall’America. Ma all’improvviso, superate definitivamente le ferite del dopoguerra, l’Europa era in grado di rispondere;
dovunque si respirava un’aria diversa, ma l’Inghilterra aveva qualcosa in più: la capacità di costruire nuove icone della cultura pop in grado di conquistare il mondo. Ovunque è l’anno del disgelo, l’anno della fondazione. (DA BEATLES- ERNESTO ASSANTE/GINO CASTALDO)
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