09 maggio 2022

DONNE & ECONOMIA: Colpa nostra, della nostra biologia, di questa assurda fissazione di curare, allevare, nutrire, tenere assieme se non siamo H24: a proposito delle parole della stilista Franchi

La stilista Elisabetta Franchi


Non sembra che l'uscita della stilista Elisabetta Franchi abbia scosso più di tanto le coscienze. Aver proferito con millantata sicurezza il fatto che lei, nella sua azienda di moda, assuma solo donne dopo i quarantanni per non avere problemi di gravidanze sul lavoro, non pare aver suscitato più di tanto l'ira e i commenti dei molti che frequentano la rete. 

 

La produzione e l'economia prima di tutto, oramai, giustificano ogni cosa. Anche questa assurdità nata dalla convinzione che la specie umana sia nata solo per produrre, per accumulare denaro è figlia di un modo di esistere, di stare al mondo che nasconde la paura, il terrore di essere considerati normali, biologicamente arretrati. Bisogna ad ogni costo essere tutti omologati sul versante della funzionalità, della presenza costante e inequivocabile sui luoghi di produzione in barba ad ogni sentire profondo del proprio corpo e della propria psiche. Tutto ciò è l'estremizzazione di una visione maschile esasperata che vuole la donna sempre in corsa, affannata a rincorrere stereotipi e sovrastrutture che l'uomo nei millenni ha costruito a propria immagine. Nelle lotte di potere e nella creazione di gerarchie che hanno da sempre visto l'uomo combattere con altri uomini, le donne, nella loro costretta quotidianità, non sono state in grado di esprimere quella lungimiranza e e quella sensibilità necessaria per equilibrare la specie, adattandosi alle immaginifiche sovrastrutture che la mente maschile ha elaborato nei secoli. Anche oggi, dove la scienza e la tecnica hanno permesso migliorie di comportamento nella vita sociale quotidiana continuiamo a registrare prese di posizione che testimoniano quanto nulla sia cambiato nella nostra psiche più profonda come dimostrano le diseguaglianze, i diritti negati, i comportamenti violenti, i femminicidi sempre in auge e che paradossalmente, testimoniano come molte donne abbiano preferito continuare ad adattarsi, a subire, ad assumere un'identità maschile, con le sue fissazioni e contraddizioni, per potersi difendere o competere ad armi pari con la controparte. A seguire l'articolo di Manginobrioches (la giornalista Anna Mallamo) che con grande ironia e sarcasmo ci fa riflettere su questo triste avvenimento e su una società incapace, ancora oggi, di capire la propria struttura psichica più profonda.

InSarzana

 

Colpa nostra, della nostra biologia, di questa assurda fissazione di curare, allevare, nutrire, tenere assieme se non siamo H24: a proposito delle parole della stilista Franchi

di Manginobrioches dall'Huffington Post

Buongiorno care mamme italiane! Vi porto il saluto di una di voi, una di noi. Una coraggiosa imprenditrice che non si fa certo spaventare dalla, appunto, spaventosa condizione delle mamme lavoratrici. Ve lo dico tra un bucato da stendere e un articolo da scrivere, e ovviamente tra due minuti vado anche a girare il sugo, che oggi è domenica e pure di festa, la nostra, la mia festa, e quindi che fai, non gliele fai due tagliatelle, una teglia di polpette, uno sformatino, una ’nticchia di patate al forno, una macedonia (che poi, si sa, noi qui al Sud c’abbiamo questa fissa che dobbiamo nutrire il pianeta, mica mettere solo gente a tavola)?

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