15 settembre 2022

DONNE: SANTA MOANA DEI MACELLI. Oggi moriva Moana Pozzi (27 aprile 1961-15 settembre 1994) di Andrea Giannoni


                   SANTA MOANA dei MACELLI 


Probabilmente l'icona di Moana Pozzi fa parte di quella sorta di feroce incanto celebrato  (negli anni, almeno i miei, di scoperta e di di passaggio) oltre un confine che pensavo allora esistesse. Tale sortilegio ha fatto di me quasi un Uomo, non mi vergogno a dirlo, perché i miei occhi in quel tempo lontano non sapevano
minimamente di quel mistero incediato che tutti aspettavamo nelle 
notti insonni di Teleriviera, un arcano capace di insegnarci molto di più di quello che i Padri ci nascondevano in un comodino o in cima ad un'armadio.

Reliquie di fiche e cazzi mai visti prima, attrici e attori dai nomi esotici come Linda Lovelace, J.Holmes (spaventosa icona dell'invidia maschile), Gabriel Pontello e il suo fluido erotico...robe pazze che noi ragazzini intravvedevamo prima dai cataloghi del Postal Market, poi dalle Ore nascoste sugli scaldabagni. Nessuno ci diceva nulla di tutta questa carne. Moana Pozzi è semplicemente apparsa, ed era qualche cosa di diverso, mai vista prima in quel panorama estremo e molto più proibito in quegli anni, inarrivabile. Spero che nessuno prenda queste poche righe come un offesa maschilista, ma io parlo semplicemente di una Icona, di qualche cosa che probabilmente non è mai esistita se non in una affilata maleducazione al corpo e alla carne. Ho voluto semplicemente ricordare oggi, nel giorno che celebra la sua morte(anche se le icone, come si sà, non muoiono mai), il suo passaggio leggero ed estremo nei nascondigli della mia camera da letto, dove ho guardato spesso quello che era, questa Santa Moana dei macelli. Ripeto ancora questa non è una dedica ad una star del porno ne una celebrazione di un mondo diverso, estremo ma, badate bene, il ricordo di un personaggio a cui tutti, maschi e femmine, dobbiamo qualche cosa, senza vergogna. E'semplicemente una reminiscenza di quello che sono stato, di quello che guardavo e sognavo, di quello che in questo anniversario ancora mi ricorda il corpo e lo sguardo di Moana Pozzi, di questa diva del porno che i mille e mille bigotti di questo paese facevano bruciare all'inferno, sognandola però di notte nel loro talamo marcito, desiderandola ,mettendo maschere a mogli e fidanzate. Semplicemente una rievocazione, una preghiera, una supplica a Santa Moana dei Macelli. Certamente più pulita ed integra di molti di noi, di molti che si credono santi e sante.

Andrea Giannoni

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