10 settembre 2022

NEL MONDO: Mai lamentarsi, mai spiegare, mai scusarsi. Elisabetta, la regina dell’anti-lagna e noi

 


Non si può rimanere inerti e non dire nulla della figura di Elisabetta seconda che, per molti versi, si è perfettamente equiparata all'altra sua collega Elisabetta la prima, quella di Francis Drake e della vittoria sulla Armada invencible di Filippo secondo, re di Spagna.


Ma travolti come siamo da tutta la pletora di coccodrilli (così li chiama, come leggerete, Guia Soncini) non riusciamo a mettere a fuoco la valenza di una donna e di quanto, pur nel lusso e nella sua posizione altolocata, abbia fatto Elisabetta per il suo popolo e le donne in particolare. Un regno si porta dietro tutta una serie di storture e di privilegi che difficilmente rendono ben voluta l'istituzione ma nel caso inglese il simbolo che questa donna ha rappresentato per la Gran Bretagna ha travalicato ogni invidia e contraddizione restituendoci una figura di essere umano che, pur obbligato dagli insegnamenti reali e dalla maschera inconscia indossata, ha saputo mantenere una propria coerente esistenza compresi i suoi terribili abiti. Guia Soncini, a seguire, ne tratteggia proprio queste angolazioni.

G.G.


Mai lamentarsi, mai spiegare, mai scusarsi: Elisabetta, la regina dell’anti-lagna e noi

di Guia Soncini da Linkiesta

Questo è un articolo inutile. Cosa dici di Elizabeth Windsor, che è diventata regina per sbaglio giacché il titolare dell’incarico era in balìa delle proprie erezioni e preferì una divorziata al trono; cosa dici di Elisabetta che si è presa un compito non suo e l’ha eseguito così a lungo e per così tante epoche che, quando il suo regno è cominciato, l’inglese più noto alla stampa era il primo ministro in carica, Winston Churchill, e quando è finito i giornali locali erano intenti a occuparsi di Meghan Markle; cosa dici della novantaseienne che il giorno prima di morire si tira su dal letto e va a dare l’incarico al nuovo primo ministro?

CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SULLE PAGINE DE LINKIESTA

Nessun commento:

Posta un commento