09 maggio 2024

Voglia di potere e astensionismo di Monica Faridone

 

Ieri stavo sistemando alcuni libri nel mio studio e, incidentalmente, l'occhio è caduto su "La Casta". Il libro di Rizzo e Stella è uscito nel 2007 e da allora non è cambiato nulla, anzi, oggi non c'è più nemmeno vergogna. Il livello è becero e la dignità barattata con una borsa di marca.

Rendite di posizione, centri di potere, il tutto condito con una buona dose di delirio di onnipotenza. Una fame bulimica di denaro che dà potere che a sua volta porta ancora denaro. Tra le qualità richieste a un politico, la principale è l’onestà. Essa è intesa come la capacità di esercitare un ruolo pubblico senza approfittarne personalmente, o avvantaggiando interessi di vario genere. Il politico onesto è quello che ricerca e fa l’interesse di tutti. I politici vengono eletti per dare delle risposte ai bisogni dei cittadini e per gestire al meglio il bene comune; purtroppo il concetto viene spesso frainteso, sempre di bene si tratta ma certamente non quello della comunita'. La politica è "cosa seria" anzi, serissima, eppure nel tempo i cittadini se ne sono distaccati considerandola cinica e poco trasparente.
Questa concezione riduttiva della politica è rafforzata dagli scandali e dagli eccessi che hanno coinvolto e coinvolgono politici e partiti, e fa passare il concetto che i cittadini siano tutti passivi e manipolabili.
L'astensionismo è dovuto a questo. I cittadini non si fidano più, non vedono soluzioni ai loro bisogni, si sentono vittime di un sistema che non li rappresenta e che li costringe a pagare per i privilegi altrui. Citando il Principe De Curtis " e io pago". Per quanto mi riguarda ho sempre votato, a volte anche turandomi il naso. Il voto è strettamente connesso ai concetti di democrazia, sovranità popolare e cittadinanza, è quindi un dovere e un diritto che continuerò a esercitare. Non stupitevi però se aumentano le persone disilluse che non si recano alle urne. Voi le disprezzate e loro si ribellano.(Non approvo l'astensione, ma la capisco. È il modo più semplice di reagire. È comunque una forma di protesta, sciocca e distruttiva ma significativa). Il non voto è una badilata sui denti a chi continua a esercitare il potere in maniera arrogante e presuntuosa.

Monica Faridone, Presidente di InSarzana

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