Il secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Prokofiev, composto tra il 1912 e il 1913, è uno dei più affascinanti e difficili del suo repertorio. In questo primo movimento un suono straniante e inusitato propone inquietudine e apprensione. Come camminare furtivamente per una strada poco illuminata, arrivando all'angolo, chiedendosi cosa ci sia al di là, ancora fuori dalla vista, ma da temere. Sono quadri sonori mirabili per creatività e intensità. G.G.
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