05 giugno 2022

EVENTI: Alcune considerazioni sulla proiezione del film "Le Mani in Pasta" di Daniele Biacchessi, Venerdi 3 giugno 2022, Sarzana

La presidentessa di InSarzana Monica Faridone, il regista Daniele Biacchessi, Marco Baruzzo di Libera, l'assessore Torri e il disegnatore Giulio Peranzoni.
  

Dopo due eventi di innegabile interesse e grande successo come sono stati gli incontri con la criminologa Roberta Bruzzone e lo psicanalista Paolo Crepet, sostenuti da una presenza di pubblico molto partecipativo, la terza proposta di InSarzana ha voluto toccare un argomento a dir poco ostico e complicato come la mafia.

 

Un tema, io credo, che da un lato spaventa, colpisce per tutto quello che di iconografico possiede la criminalità organizzata ma dall'altro trova nei cittadini una sorta di rifiuto, di indifferenza perchè, probabilmente, creduto lontano da loro, sia in termini spaziali ma soprattutto esistenziali. Per il semplice cittadino la mafia va ovviamente combattuta ma a farlo devono essere la Forza pubblica, i Magistrati, lo Stato insomma, negando poi, di fatto(come lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia) la presenza, la vicinanza dei mafiosi alla propria città, al proprio quartiere. Ne deriva allora un disinteresse che ha conseguenze pericolose sulla comunità in quanto, come oramai è acclarato, la mafia si muove e opera davanti a casa nostra, nel sud come nel nord, in Italia come in Europa ed anche qui a Sarzana. Tutto ciò spiega il numero ridotto di persone che hanno comunque voluto essere presenti alla proiezione del film di Daniele Biacchessi, il quale, con l'autore del libro Carlo Barbieri, presente in streaming, e il disegnatore per il film Giulio Peranzoni, ha voluto ripercorrere il grande progetto nel quale i terreni confiscati ai mafiosi sono stati usati per creare lavoro, nuove cooperative e per ridare un senso e una dignità a luoghi e persone che la mafia aveva ottenebrato con la propria presenza e i propri misfatti.

 

La presidentessa di InSarzana Monica Faridone, il regista Daniele Biacchessi e Marco Baruzzo di Libera
 

 Sono state ripercorse le gesta di Placido Rizzotto e la storia della terra siciliana e il numero incredibile di persone, di sindacalisti, di poliziotti, di magistrati che la mafia ha ucciso per mantenere il proprio potere in quelle terre e in quei luoghi nelle quali, da molti anni, si è allargata. La presenza di Libera nella figura del suo presidente locale Marco Baruzzo è stata fondamentale nel ripercorrere la stessa strategia, che la maggior parte dei cittadini sarzanesi conosce poco, applicata anche qui da noi nella confisca di luoghi ed edifici appartenuti ai clan, usati poi nel nostro sociale,  e che ha visto il Comune di Sarzana impegnato con loro a compiere questi passi importanti di recupero, come l'assessore Torri, presente per l'amministrazione, ha voluto, giustamente, sottolineare. Una serata dunque di forte riflessione che ha visto la presenza di un numero ridotto di partecipanti ma caratterizzata da una atmosfera di impegno e di partecipazione. Avevamo invitato anche le forze dell'ordine che hanno gentilmente rifiutato. Possiamo certamente capire che  il problema lo conoscono e lo combattono ogni giorno tuttavia la presenza di qualcuno di loro avrebbe potuto definire ancora meglio quanto la mafia sia di casa qui a Sarzana. Ne tantomeno la stampa ha ritenuto utile partecipare. Non sempre il successo o l'insuccesso di una serata si può misurare dal numero degli spettatori tuttavia rimane la necessità di interessarsi di più ai problemi della comunità, di ascoltar argomenti non sempre piacevoli, meno coinvolgenti sul piano personale ma dirimenti per il quieto vivere di una società. Forse un'occasione persa quella dell'altra sera per Sarzana e per i suoi cittadini. Occorre pensarci, per il futuro di tutti.

InSarzana

Lo scrittore Carlo Barbieri (in streaming) e Monica Faridone

Nessun commento:

Posta un commento