Forse qualcuno, a suo tempo, si è domandato perchè InSarzana abbia invitato Antonella Viola a presentare il suo libro "Il sesso è (quasi) tutto" Evoluzione, Diversità e Medicina di Genere, magari pensando che l'argomento fosse poco interessante o addirittura offensivo per parlarne così diffusamente.
Quando si vanno a toccare certe corde inconsce particolarmente risuonanti, come le differenze o l'animalità del sesso, emergono, in molte persone (nella loro pretesa, conscia, logica esistenziale) giudizi e prese di posizione che sono illuminanti di quanto di sbagliato alberga nel profondo della loro psiche. L'articolo a seguire potrebbe servire a capire certi pessimi stereotipi sessuali proprio perchè coinvolge personaggi che, ultimamente, hanno avuto, una evidente esplosione mediatica ma proprio per questo (e in barba alle capacità calcistiche professionali espresse in campo) hanno subito un reiterato attacco dall'oscurantismo sessuale più antiquato. Sarebbe ora che cominciassimo a vedere le cose in maniera più ampia e comprensiva verso le diversità che popolano il mondo, imparando a comprendere quanto sia il nostro inconscio (dove vivono le le nostre pulsioni ancestrali e i peggiori introiti della nostra sociocultura) a dirigere molte delle nostre più radicate convinzioni.L’ironia retrograda sulla presunta relazione tra Mbappé e la modella transgender Ines Rau
di Alessandro Mancini da Rolling Stones
Se ne parla moltissimo, sui social e non solo. C'è chi insulta, chi si prodiga in battutine di terza elementare e chi, come Mario Adinolfi, parla di «frequentazioni anonime» che «portano male». Bentornato, Medioevo. «Stasera Mbappé si prenderà il c*zzo della vittoria dalla sua ragazza», scrive un raffinato statista su Twitter la sera della finale dei Mondiali in Qatar. “Messi alzerà la Coppa del mondo mentre Mbappé alzerà la gonna della sua ragazza e vedrà spuntare un glande”, twitta tale Lil Diabetus alla vigilia della finale...
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