03 aprile 2024

In loving memory of John Sinclair

John Sinclair (sulla destra)
 

Anche tu Amico mio sei partito per il lungo viaggio e adesso appartieni alla leggenda. Ho avuto il privilegio di suonare con te e per te in un breve tour italiano e poi in Olanda. Di te ricordo l'arguzia e tutte le storie che mi raccontavi e di quella sera a Amsterdam, ebbri di erba buona e altre delizie lisergiche.


Ero giovane e guascone, molto magro e con i capelli lunghi ed una camicia improbabile che bruciava come le tue canne. La chitarra era quella di Fabio Ragghianti. Questa fotografia l'abbiamo fatta al Festival della Poesia a Genova e il quarto incomodo, che non si vede, era Legba (Se conoscete veramente il Blues, non perdo tempo a spiegarvi chi è) che tu cacciavi fuori dallo stomaco di una tua poesia. Ora, che alla fine sei parte del tutto, a me piace ricordarti quando mi dicevi "Soffia, Andrea in quella dannata harmonica che la strada che ti sei scelto e' tutta in salita, ma stai certo che un sacco di buoni spiriti baderanno a te ". Uno di quegli Spiriti ora si chiama John Sinclair.

Andrea Giannoni


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